Primi esercizi di scrittura creativa tratti dall'Agenda per scrittrici e scrittori di Scrittura Efficace e dal manuale I segreti della Scrittura Emotiva

Si parla di scrittura e subito si equipara al talento. Ma il talento è così: o ce l’hai o non ce l’hai. Saper scrivere, invece, non è una dote innata, piuttosto, come ogni altra capacità che si acquisisce nella vita, qualcosa che si allena. La motivazione di migliorarsi (che ogni scrittore dovrebbe possedere) è sempre la chiave vincente.

Sul sito www.scritturaefficace.com sono presenti molti piccoli esercizi per allenare la propria capacità di scrittura creativa (esercizi che allenano soprattutto la tecnica oppure il punto di vista). È un modo per cominciare.

1 – Apri un libro, segna la prima parola che ti salta agli occhi. Prendine un altro e fai lo stesso. Sfogliali entrambi o prendine un terzo continua così finché non ti sarai appuntato almeno 10 parole. Ora inventa un piccolo racconto che tenga insieme le 10 parole che hai scelto.

2 – Osserva un fiore, una pianta o un albero per almeno 5 minuti. Poi chiediti: “Cos’abbiamo in comune?” e scrivilo. Cerca di individuare sulla relazione che vi lega. Potresti scoprire di avere molte cose in comune (Questo esercizio di scrittura unisce creatività, contemplazione e meditazione. Serve ad affinare la comprensione delle relazioni che ci legano a ciò che ci circonda).

3 – Prendi un quotidiano, leggi un titolo di cronaca. Inventa una storia partendo proprio da quel titolo.

4 – Racconta la giornata tipo del tuo gatto, del tuo cane o del tuo castoro… ma visto dal suo punto di vista. Prova a farlo in maniera ironica!

5 – È quasi Natale. Vi ricordate il cartone ispirato a Christmas Carol di Topolino? Fate esattamente come il vecchio Scrooge e raccontate, secondo la vostra prospettiva, la visita dei vostri tre fantasmi del Natale presente, passato e futuro.

6 – Eccoti, sei diventato milionario! (Concediti il vezzo almeno con la fantasia…). Scrivi una lettera e raccontaci come cambierà la tua vita!

7 – Concentrati sul primo oggetto che vedi di fronte a te. Descrivilo per iscritto ponendo attenzione a dare risalto a quanti più sensi possibile: vista, tatto, olfatto, udito, gusto. (Questo esercizio serve ad allenare la nostra attenzione, allargandola ai sensi che purtroppo utilizziamo sempre meno: tatto, olfatto, udito, gusto).

8 – Descrivi a un alieno il gesto e il gusto di bere un bicchiere d’acqua.

9 – Non sai che hanno inventato la macchina del tempo? Puoi tornare nell’antica Roma oppure ai tempi di Robin Hood. Perché non ci racconti cosa hai visto?

10 – Un licantropo? Una mummia? Un serpente a due teste? Qual è il mostro che vi fa più paura? Racconta una storia horror…

11 – Qual era il tuo giocattolo preferito durante la tua infanzia? Pensa che lui ti ha visto crescere ed è rimasto molto dispiaciuto di essersi visto lasciare in soffitta. Scrivi una storia un po’ triste… dal suo punto di vista.

12 – E se fossi nato uomo? E se fossi nata donna? Raccontami, magari in modo divertito, cosa faresti se ti svegliasti e scoprissi di aver cambiato sesso (Da questo esercizio è nato un racconto pubblicato: Fruitore Di Nonsense e quel giorno che visse da donna – Il refuso, contenuto nell’antologia Il fantastico mondo di Fruitore Di Nonsense, Edizioni Efesto, 2017).

13 – Inseriamo un nuovo elemento: l’osservatore esterno. Alleniamo il punto di vista! Fai la parte di un amico comune che si trova nel mezzo di un litigio fra moglie e marito… Tu non mettere il dito, ma racconta esattamente quello che vedi.

14 – Scrivi un’azione che nella vita reale dura 2 secondi in 10 righe. Dopodiché scrivi un’azione che nella vita reale dura un anno in una riga.

15 – Trova un posto tranquillo, lontano da rumori, schiamazzi e distrazioni. Spegni internet e cellulare. Cosa vedi? Prendi carta e penna e scrivi.

16 – C’è qualcosa che non conosci direttamente ma di cui hai soltanto sentito parlare? Ecco, prova a calarti in questa dimensione, e descrivi la neve dal punto di vista di un bambino che la vede per la prima volta. Mi raccomando, impressioni e stati d’animo compresi.

17 – Ti trovi in un parco? In riva al mare? Sul tuo terrazzo assolato? Chiudi gli occhi e descrivi ciò che senti… Odori, suoni, rumori.

18 – Caterina è una ragazza silenziosa. Mostra questa sua caratteristica in una scena, senza dire però che lei sia silenziosa (Ricordati le regole della comunicazione non verbale).

19 – Descrivi un quadro famoso a un amico non vedente. Difficile? Un po’.

20 – Se c’è qualcosa che ti provoca ansia e preoccupazioni e che la sera non ti fa dormire, questo qualcosa va affrontato. La scrittura è, in questo senso, terapeutica. La lettera dello sfogo è l’esercizio che fa per te: prendi carta e penna ed esprimi tutti i tuoi pensieri, le paure e la rabbia, scrivi tutto quello che ti passa per la testa. Poi brucia o strappa in mille pezzi la lettera: proverai, ti assicuro, un enorme senso di sollievo.

21 – L’alfabeto italiano è formato da 21 lettere. Utilizzane tutte e 21, scrivi 21 frasi di senso compiuto. E che ogni frase cominci con una lettera diversa (da “a” a “z”). Racconta la storia di Alessandro. E del suo primo giorno di scuola.

22 – Hai appena bevuto una pozione magica e sei diventato invisibile. Puoi girare fra la gente, osservare ciò che gli altri fanno senza essere visto. Descrivi le sensazioni che stai provando.

23 – Scrivi una storia di senso compiuto, basta una sola cartella… non ripetendo mai la stessa persona (fatta eccezione per gli articoli, le congiunzioni e le preposizioni).

24 – Inventa una storia a tuo piacimento, che però termini con questa frase: “Ed è per questo che non sono più andato a Parigi”.

25 – Scrivi un interrogatorio serrato attraverso il quale Sherlock Holmes incastra l’assassino. E ricorda: ogni battuta dev’essere una frase interrogativa.

26 – Questo è davvero un bel esercizio, si chiama “La catena delle parole”. Lo conosci già? Scrivi la prima parola che ti viene in mente se dico “forza”. Poi la seconda. Poi la terza. Scrivi di getto le parole che ti vengono in mente partendo da questi primi input. Associazioni libere… Poi utilizza queste parole per scrivere una storia di senso compiuto.

27 – Esercitati sui suoni delle singole lettere, prendine una che ti piace, ad esempio la L o la P, e scrivi alcune frasi che contengono più L o P possibili. Quando diventerai più esperto potrai esercitarti nella scrittura dei tautogrammi!

28 – Adesso proviamo a comporre un testo breve da dieci frasi che contengano rispettivamente 5, 5, 4, 6, 6, 8, 4, 10, 14, 12, 9 parole ciascuna. Come vedi… siamo arrivati a dare i numeri!

29 – Ogni ostacolo dovrebbe essere visto come un’opportunità. Osservati di fronte a un ostacolo o a uno dei recenti fallimenti. Procedi in questo modo: descrivi il fatto, ostacolo da affrontare o fallimento. Che cosa dici agli altri quando lo racconti (scrivi le parole che usi e come ti senti quando narri la tua esperienza)? Che cosa senti? Quali azioni puoi mettere in atto per superare l’ostacolo o la sensazione di fallimento? Elenca i mezzi di cui hai bisogno in questo tuo percorso di superamento dell’ostacolo e del timore. Ci sono persone che possono supportarti? Elencale e decidi come le coinvolgerai. (Questo esercizio di scrittura è molto concreto, oltre che per esercitarti lo puoi utilizzare come una vera e propria strategia perché ha il potere di farti riprendere a poco a poco fiducia nelle tue possibilità e nella tua forza).

30 – Un esercizio di scrittura emotiva semplice semplice: utilizzare il testo seguente arricchendolo con parole e immagini sensoriali e metafore: “Prendo la metro, compio 6 fermate, il vagone è molto affollato. Scendo e cammino verso l’ufficio. Mi fermo al bar per fare colazione. Mi accorgo di aver dimenticato il portafoglio. Faccio segnare sul mio conto. La giornata di lavoro è molto usuale. Al termine del turno torno a casa. La metro è vuota anche se è l’ora di punta. Scendo una fermata prima della mia e cammino per arrivare a casa.”

31 – Scrivi un dialogo tra te stesso e te stesso di dieci anni fa. Se la forma dialogo ti è ostica, prova con una lettera a cui però dovrai rispondere. Ci sono molte cose che non hai mai avuto il coraggio di dirti? Forse è arrivato il momento di metterle nero su bianco. Che ne pensi? Cosa ti deve rivelare il tuo te bambino? (Il mio romanzo Una messa in scena posticcia è nato da questo esercizio di scrittura espressiva).

Theme BCF By aThemeArt - Proudly powered by WordPress .
BACK TO TOP